Forno a microonde, quando no

C’è chi pensa che con il forno a microonde si possa cucinare qualsiasi cosa, sfruttando così la sua qualità fondamentale: la velocità sia di cottura che di riscaldamento dei cibi. Invece, non è affatto così.

Il forno a microonde è un elettrodomestico che genera al suo interno, tramite il magnetron, delle onde elettromagnetiche capaci di cuocere le vivande a una frequenza di 2.450 Mhz. Queste onde, quindi, consentono di svolgere una cottura molto rapida degli alimenti e molti lo utilizzano per riscaldare i prodotti da mangiare sul momento. Basti pensare che un prodotto appena uscito dal freezer ha bisogno tra i 2 e i 3 minuti per essere pronto da mangiare.

Tuttavia, bisogna stare più che attenti. Da un lato, perché non è possibile inserire all’interno del forno a microonde tutti i tipi di recipienti ma solo quelli adatti per questo specifico elettrodomestico; dall’altro, in quanto ci sono alimenti che, se preparati con il forno a microonde, potrebbero addirittura esplodere (per via delle alterazioni prodotte dalle onde elettromagnetiche).

Gli alimenti da non cuocere a microonde

In funzione di ciò, così da evitare spiacevoli incidenti in cucina, ecco i cinque alimenti da non cuocere con il forno a microonde:

  1. Funghi: scaldarli al microonde potrebbe causare mal di stomaco.
  2. Patate: se, dopo essere state cotte, le patate vengono lasciate raffreddare a temperatura ambiente, potrebbero sviluppare il batterio Clostridium botulinum, responsabile del botulismo, una grave intossicazione alimentare. Scaldare successivamente le patate nel microonde, inoltre, non garantisce la totale distruzione del batterio del botulismo.
  3. Pollo: la carne di pollo, come risaputo, presenta batteri come salmonella e Campylobacter. Questi possono essere resi inoffensivi grazie alla cottura che deve avvenire ad alte temperature e in modo uniforme. Il microonde, però, non scalda uniformemente ed emana calore a ondate. Attraverso il microonde, inoltre, le proteine della carne di pollo potrebbero dare fastidio allo stomaco.
  4. Riso: se lasciato a temperatura ambiente, i batteri presenti si moltiplicheranno, rilasciando sostanze tossiche. Scaldare il cereale con il microonde potrebbe non essere sufficiente all’eliminazione di queste colonie batteriche, portando a problemi come diarrea e vomito.
  5. Spinaci e altre verdure: in questo caso a destare preoccupazione è il possibile livello di ione nitrato. A seconda di dove e come viene coltivata la verdura, possono, infatti, presentare concentrazioni elevate di nitrati. Di per sé non sono dannosi, ma tramite alte temperature possono diventare prima nitriti, e poi nitrosammine.

 

Fonte: www.paginemediche.it

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