Quando riparare un elettrodomestico

In caso di guasto di un elettrodomestico, sempre più di frequente, si preferisce sostituirlo invece di contattare l’assistenza elettrodomestici o procedere alla riparazione. Questo perché gli elettrodomestici di fascia media hanno prezzi sempre più competitivi rispetto alle riparazioni.

In molti casi acquistare un prodotto nuovo è addirittura più economico che ricorrere alle riparazioni. I pezzi di ricambio hanno prezzi sproporzionati rispetto al prodotto finito e a questi bisogna aggiungere il costo della manodopera oltre a, nel caso dei grandi elettrodomestici, il costo della chiamata per l’assistenza a domicilio.

Tutto questo contribuisce a rendere spesso svantaggiosa la riparazione, anche se i criteri per una decisione ragionata sono diversi. Innanzitutto è bene valutare lo stato generale dell’elettrodomestico che necessita di assistenza. Se si tratta di un modello vecchio è possibile che molto presto dia altri problemi e necessiti ulteriore assistenza. In questo caso si può valutare la riparazione in caso sia un guasto di piccola entità, altrimenti conviene sostituire il dispositivo, dotandosi di qualcosa di nuovo e che quindi, si suppone, necessiterà di meno manutenzione nel prossimo futuro.

Acquistare un elettrodomestico nuovo significa anche godere della garanzia, che in genere dura 2 anni. Questo mette al sicuro da guasti e rotture, perché l’assistenza viene fornita gratuitamente. Molti rivenditori permettono poi di estendere la garanzia, spesso a 4 o 6 anni, dietro pagamento di un corrispettivo in genere abbastanza modesto. Si tratta di una sorta di assicurazione che copre ogni tipo di guasto e malfunzionamento per tutto il periodo della sua durata. Sostituire l’elettrodomestico permette anche di passare ad un modello più moderno, spesso di una classe energetica migliore e con caratteristiche aggiornate. D’altro canto la riparazione mette fine al guasto ma non rinnova l’oggetto in sè, che se abbastanza vecchio soffrirà di altri problemi legati all’età e all’usura. I criteri principali per una valutazione sono quindi il costo della riparazione, quello dell’elettrodomestico nuovo e lo stato del dispositivo già in possesso.

Spesso è difficile valutare da soli il possibile costo di una riparazione. Bisogna avere almeno un’idea vaga del funzionamento dell’elettrodomestico e dei suoi componenti, riuscire a valutare quale pezzo sia da sostituire o riparare e stimarne l’eventuale costo. Come in molte altri aspetti della vita, il fai da te permette sempre di risparmiare. Chi è in grado di sostituire da solo il pezzo rovinato o rotto potrà semplicemente acquistarlo ed installarlo da solo e in questo caso i costi saranno nettamente inferiori rispetto al ricorso all’assistenza di un tecnico, perchè di fatto consisteranno solo nell’acquisto del pezzo di ricambio. L’importante è procedere solo con cognizione di causa: le riparazioni fai da te invalidano l’eventuale garanzia e, se non fatte con perizia, rischiano di fare più danni che altro. L’ideale per valutare i costi di una riparazione è chiedere un preventivo senza impegno presso un centro assistenza elettrodomestici. Per i grandi elettrodomestici che non si possono spostare però, come la lavatrice, il forno o il frigorifero, sarà necessario far venire il tecnico a casa. Questo significa che, si decida di procedere con la riparazione o meno, bisognerà pagare l’assistenza per l’uscita.

 

 

 

Fonte: www.pgcasa.it

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